sabato 11 aprile 2009

PER UN’ERMENEUTICA DEI MOTORI DI RICERCA: SEO, SEM E IL PENSIERO LIQUIDO; LO SPAZIO-TEMPO FLUIDO DEL CYBERSPAZIO.

ARCHITETTURA WEB E CULTURA DIGITALE: SEARCH ENGINE FRIENDLY / SEO: SEARCH ENGINE OPTIMIZATION - LANDING PAGE DESIGN, SEARCH ENGINE INTELLIGENCE AND WEB MARKETING

Appunti di uno scrittore esule; un “profugo del crollo della mente”, sull’ubiquità incorporea della sua vita quotidiana, apolide e globale, di Seo. Un esempio di ipertesto search engine friendly per un approccio liquido, aurale e mistico al lavoro di posizionatore nei motori di ricerca. Cyber-architettura e bit-letteratura: query, web search engine, algoritmi, meta tag, keywords, parole chiave, poesia, letteratura, antropologia ed umanesimo digitale.

Francesco Saverio ALESSIO - Biography - SEO - Art - Architecture - Design - Web Design - Computer Science for Art - Photography - Emigration - Mediterranean Passion...

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Ho motivo di credere che la mente, così come siamo abituati a considerarla, stia crollando e che in questo periodo della storia dell’umanità, stia nascendo una nuova configurazione che da un pensiero descrittivo, passi ad un pensiero liquido che scaturisce direttamente dalle percezioni dei sensi. […]

In questa fase liquido-moderna avendo abbandonato, o essendo stati cacciati dal loro precedente spazio/ambiente, i profughi del crollo della mente tendono ad essere spogliati delle identità che quell’ambiente definiva, sosteneva e riproduceva. Alla fine dell’era territorio/nazione/stato ricominciare il viaggio verso un’unità razionale/ universale dall’onda liquida di percezione/pensiero, è impossibile poiché non c’è nessun altro sito “solido” da cui partire.

Gaetano Mirabella

According to search experts, the research demonstrates not only the importance of maximum visibility on search engines but how brands have become better at managing and optimising their search activity.

HitWise UK research; NMA Magazine

Roma, 6 aprile 2009

Il web marketing è un’attività cibernetico-digitale di promozione commerciale che esplica tutto il suo potenziale on-line.

Una forma di intelligenza connettiva [1] (connected intelligence) finalizzata al commercio e alla distribuzione e diffusione di prodotti, servizi, contenuti, attraverso l’utilizzo dell’architettura web (web architecture) e dell'information technology. Nel web marketing, anche se il suo lavoro di cyber-architetto appare sconosciuto e invisibile alla gran parte del flusso della corrente web, in realtà protagonista principale è il SEO [2], il search engine optimizator, in italiano: ottimizzatore per i motori di ricerca. Vero e proprio deus ex machina dell’intricatissimo fluttuante web; già il termine che definisce il suo mestiere optimizator, ottimizzatore, evoca in modo freddamente tecnico l’attività della macchina, il web search engine, il motore di ricerca web.

[3]Aurale figura connettiva che con imperscrutabili architetture dell’intelligenza riesce a dirigere ed incanalare a suo piacimento quel vorticoso fluire elettrico cognitivo che esprime miliardi di domande (query) ai motori di ricerca.

Il Seo è una sorta di genio della lampada: appena la query che esprime il desiderio di un internauta viene posta al motore di ricerca lui è già lì, segretamente appostato, sicuramente presente in forma di link selezionato dagli spiders[4].

La sua invisibile ragnatela digitale connettiva ha già catturato da tempo i nuotatori (crawlers) e i ragni (spiders) dei motori di ricerca, poi addomesticati ed istruiti dal Seo affinché un particolare sito web sia nelle prime righe della prima pagina di risposta. Ad indicarvi un percorso di probabile soddisfacimento del vostro desiderio; un punto d’approdo alla vostra ricerca.

Il desiderio. Motore di ogni azione umana - nobile ed ignobile - e componente costitutiva di qualunque manifestazione fenomenica della sua mente, conscia e inconscia.

Pensiero forte, pensiero debole, pensiero liquido; qualunque sia il tipo di pensiero è attraverso il desiderio che la mente da via all’azione, qui considerata come richiesta esplicitata dall’uomo aurale al motore di ricerca.

Si parte dunque dal presupposto che il Seo è innanzitutto un ermeneuta dei desideri cibernetici post post-moderni. Una guida che indica anche una ipotetica via per esaudirli e soddisfarli. In quanto guru cibernetico, alchimista di fluidi elettrici cognitivi, manipola a suo piacimento sistemi vivi e non-vivi di connessioni digitali. Connessioni fra uomini sempre più arricchiti da estensioni tecnologiche dei propri sensi, mutanti, in divenire non umano; uomini dalla mente bionica che sta nascendo dal crollo della mente razionale e dagli sviluppi imprevedibili dell’intelligenza connettiva.

Fondata nel 1948 dal matematico americano Norbert Wiener, la cibernetica per definizione è una scienza di controllo dei sistemi, vivi o non-vivi.

Il nostro mondo è integralmente costituito da sistemi, perennemente intrecciati fra di loro ed in fluida interazione, organici ed inorganici, senzienti ed insenzienti, vivi o non-vivi.

Scrutando un tale vibrante intreccio connettivo, risulta spesso evidente a chi studia tali sistemi una più generale inseparabilità dell’esistenza soggettiva dall’ambiente oggettivo.

I computer e tutti i macchinari intelligenti che si conoscono oggi sono delle applicazioni digitali della cibernetica. La scienza cibernetica trova la sua più vasta applicazione, la sua manifestazione oggettiva globale in internet e nel world wide web.

Il campo d’azione del Seo è dunque delimitato dal fluido spazio-tempo del Cyberspazio. Il luogo non luogo, magmatico flusso elettrico cognitivo connettivo, configurazione mutante di luoghi-coscienti.

Eterno presente dal tempo sospeso abitato da elettronici punti coscienti in incorporee configurazioni di bit.

Avatar [5] post - postmoderni avvolti in armature digitali, mistiche estensioni tecnologiche di esseri umani sconfinati ormai oltre l’architettura classica della mente.

Esseri avvolti, immersi, total involvement, in un sentire pensante” che “[…] apre uno spazio di indeterminazione e di differenze indiscernibili. Per quanto riguarda il problema relativo al crollo della mente, è come se la nostra liquidità avesse preso il posto vuoto dell’architettura della nostra mente crollata ed è come se avessimo vinto su di noi sommergendoci completamente.”[6]

Immersi nel e sommersi dal cyberspazio. Dal greco kyber, "navigare", per indicare uno spazio effettivamente “navigabile”, uno spazio connettivo di fluido elettrico cosciente, non materiale ma reale, strutturato in reti costantemente mutevoli, in continua espansione, con una sua cybergeografia, una sua cyberarchitettura, una cyberarte, le sue cybercittà; tutta una nuova serie di relazioni di contatto con i connettivi spazi fluidi non euclidei di cui stiamo facendo esperienza noi mutanti umani contemporanei.

“[…]. La città virtuale d'oggi, nucleo lenticolare del cyberspazio, sembrerebbe anch'essa non possedere la fisicità di un luogo, e tuttavia sta da qualche parte della rete, che coincide con qualche parte della Terra. Dove? Nel disco rigido di un server, localizzabile per latitudine e longitudine come qualunque altro punto del pianeta. Anche il disco rigido e le sue partizioni prendono curiosamente il termine di volume o volumi, misura del pieno, contrassegnati da lettere dell'alfabeto, a cominciare dalla "C". Le dimensioni della città virtuale corrispondono dunque a quelle del disco. Si misurano in capienza, cioè gigabyte, velocità di rotazione del disco (attualmente di 10.000 giri al minuto il limite massimo), velocità di tempo di accesso delle testine (dai 7 ai 15 millisecondi), velocità di trasferimento dati (megabyte per secondo), velocità di scrittura e lettura. Se osserviamo le misure della città virtuale, che pure ha residenza in un luogo geografico fisicamente determinato, ci accorgiamo che sono tutte misure non di spazio ma di tempo, tranne una, il byte e i suoi multipli fino al gigabyte, che è appunto una misura di scrittura-lettura, cioè di ingombro caratteri. Il byte indica un gruppo di 8 bit, equivalente a un carattere; il bit, che in gruppo costituisce il byte, è una singola unità numerica binaria, in altre parole 1 o 0. E' la più piccola unità di dati, l'indivisibile, l'irriducibile della memoria fisica rappresentata da un hard-disk. Dunque la nostra città virtuale, così futura all'apparenza, è fatta della stessa antica sostanza delle passate città virtuali. E' volume. E' scrittura e lettura. […].[7]

Cyberspazio è un termine coniato da William Gibson nel romanzo Neuromancer , Neuromante, del 1984, nel quale l’Autore descrive uno spazio digitale e navigabile, un mondo elettronico visuale, liquido, colorato, nel quale individui e società interagiscono attraverso il flusso delle informazioni. Naturalmente il cyberspazio ha anche la sua cyberletteratura.

“[…] nel silenzio del pensiero, noi percorriamo fin d’ora i viali informatici del cyberspazio, abitiamo le imponderabili dimore digitali ovunque diffuse, che costituiscono fin da adesso le soggettività degli individui e dei gruppi.[…]. E’ un’architettura dell’interno, un sistema incompiuto delle strumentazioni collettive di intelligenza, una volteggiante città dai tetti di segni.[8]

La manifestazione dei risultati dell’attività Seo dipende dalla necessità che avvenga un’immersione cibernetica da parte degli utenti, dei cyberavatar, nel flusso elettrico cognitivo dello schermo, del desktop e del browser, per navigare nelle sconfinate correnti del world wide web. Ovvero che ci sia un’onda di flusso connettivo corrispondente alle sue aspettative di richiesta ai motori di ricerca e a quanto da lui predisposto in anticipo in accordo con gli spiders.

Ragni che competono con ragni, ragnatele su ragnatele che si aggiungono e si fondono alla già vastissima ragnatela globale. Ma a volte il più piccolo ha una tela più ipnotica, e un linguaggio decisivo, vincente, che impone il suo comando.

Quando un utente digita una stringa di keywords, quando pone una query, una domanda al motori di ricerca, si stringe la rete di impalpabili fili connettivi che il Seo ha lanciato nel mare dellapresenza definitiva” globale [9].

Il web marketing permette di lavorare, intensamente in promozione e pubblicità, a costi più ragionevoli rispetto alla tv ed alla stampa. Con una semplice traduzione consente di allargare la geografia della distribuzione dell’offerta al mondo intero. Fra i servizi aziendali che rende possibili a costi ragionevoli: un’accurata e tempestiva assistenza alla clientela.

Con un buon lavoro di web marketing si può moltiplicare in modo esponenziale la diffusione e la vendita di un prodotto, la promozione di un evento, la manifestazione di un ideale, l’organizzazione di un progetto sociale o individuale. Tutto questo cyberneticamente accade soltanto se il vostro sito viene fatto trovare a chi lo cerca: al suo target d’elezione.

Sul web quindi essere reperibile ai primi posti nei motori di ricerca è indispensabile alla visibilità dei prodotti venduti o dei servizi offerti.

Lo stesso accade se si scrive su di un argomento e si desidera che il proprio punto di vista sia diffuso e conosciuto dall’opinione pubblica.

Noi, Web master, Seo e Sem, del gruppo che ruota intorno a La Voce di Fiore ed al movimento Vattimo per la città, abbiamo usato e usiamo molto le tecniche di search engine optimization e disponiamo di una stimata (dai motori di ricerca) internet network per applicarle.

Muovendoci in modo prima pendolare, poi circolare ed infine spiraliforme, dal , pensiero debole [10] al pensiero liquido [11] abbiamo adottato una seria politica Seo per indicare al maggior numero di persone l’apertura ad una possibilità, per trovare una via d’uscita dallo stato di minorità e conquistare l’autonomia [12].

Per diffondere in tutta la terra l’UTOPIA DELLA GIUSTIZIA[13].

Ad esempio, la redazione di La Voce di Fiore si è interessata, ed ha scritto molto dell’inchiesta “Why Not” avviata dall’allora pm dott. Luigi de Magistris, oltre che

con il giornale online anche con la pubblicazione del libro La società sparente [14], fra poco di Famelika, e la redazione, nell’ottica del progetto di emancipazione della Calabria, avviato anni fa insieme al maestro del pensiero debole Gianni Vattimo, ci teneva a che le notizie e le opinioni espresse da La Voce di Fiore riguardo “Why Not” fossero divulgate.

Ebbene il lavoro di search engine optimization che dal tempo dell’”Internet a tutti[15] di Jaflos informatica e dalla nascita di emigrati.it conduciamo con il mio caro amico, e grande Web master, Michele La Cava, e naturalmente l’efficacia e la qualità, il pagerank, dei contenuti proposti, fa si che se si digita in GoogleWhy Not”, in circa 299.000.000 (duecentonovantanovemilioni) di pagine la La Voce di Fiore risulta nelle prime righe della prima pagina.

PROVA!

La qualità dell'ottimizzazione di un sito web è direttamente funzionale al suo posizionamento nelle pagine di risposta dei motori di ricerca.

Ritornando al web marketing, per ottenere massima visibilità bisogna portare il proprio sito web ai primi posti nelle pagine dei motori di ricerca, allo scopo di renderlo più visibile di quelli dei concorrenti e quindi, preferibile, cioè scelto da chi ricerca esattamente quel prodotto, servizio o contenuto.

Il search engine marketing, ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca, fornisce dunque la possibilità di rivolgersi ad un target che esplicita direttamente i propri bisogni attraverso una precisa interrogazione, una query diretta al motore di ricerca.

Le finalità delle attività di search engine marketing coincidono con quelle del web marketing, che, in un campo un po’ più vasto, ingloba le attività di questa specializzazione sfruttandone alcune sue peculiarità. Quello che fa del search engine marketing un ramo originale, specifico ed estremamente funzionale del web marketing è la possibilità che questa attività offre di ottenere la scrematura di un target ben selezionato per generare traffico qualificato verso un determinato sito web. Lo scopo è portare su di un determinato sito web il maggior numero di visitatori realmente interessati ai suoi contenuti, e quindi al prodotto o al servizio proposto.

Più coincidenze ci saranno fra la richiesta al motore di ricerca di una determinata parola chiave, keyword, e l’apertura del link al sito web promosso, più sarà alta la qualità espressa dal lavoro del Seo.

In modo molto concreto più in alto il sito apparirà nei risultati dei motori di ricerca, web search engine, più visitatori, già selezionati secondo un certo target, avrà. Allora lo scopo del Seo nell’interesse del committente è cercare di essere primo nei motori di ricerca.

Nel cyberspazio la rete digitale abbraccia il mondo mettendo in connessione persone e pensieri, luoghi e risorse, poteri e organizzazioni: il cyberspazio è una nuova dimensione ricca di spazi antropici, di territori dove si sviluppano la vita e l’attività degli uomini.

Pensando al nuovo concetto di cyberspazio, che si è venuto a creare dal desiderio di un sempre maggior numero di persone che ha voluto provare ad “entrare nel proprio computer” per navigare nell’infinito spazio della Rete, liberandosi così alle infinite possibilità e opportunità che un cyberspazio può dare stando semplicemente seduti davanti ad un computer [16] […]”

Ma chi è e cosa fa il Seo? Il search engine optimizator? L’ottimizzatore di siti web per i motori di ricerca? La sua attività potrebbe essere definita come cyber-architettura o bit-letteratura? Il Seo è un alchimista informatico o un poeta del web?

Diciamo innanzitutto che l’attività pianificata dal Seo è il fondamento di qualunque strategia di search engine marketing volta ad incrementare l’importanza del sito web nei motori di ricerca.

Per implementare le sue architetture dell’intelligenza opera su codice e contenuti, segni e parole, adoperando lingue e linguaggi diversi, editor, server e browser, manipola siti web ed algoritmi di ricerca al fine di realizzare un aumento mirato del traffico web, e con l’aiuto degli spiders dei motori di ricerca, seleziona automaticamente gli utenti possibili secondo un certo target.

Con un approccio connettivo, umanistico, antropologico, culturale, intuitivo, scientifico, poetico, liquido, aurale [17] e mistico allo stesso tempo, il Seo distilla le sue alchimie telematiche, fluenti in invisibili ragnatele elettriche connettive, fra punti, virgole, parentesi, title, alt, summary e, soprattutto, fra le keywords, le parole chiave.

Le keywords: umane parole tradotte in un codice che le decripta in linguaggio binario, pronunciate con grazia a tutti i computer di internet, ai fluenti fiumi elettrici di intelligenza connettiva della Global Village Square.

Si potrebbe dire che il Seo è soprattutto il guardiano dei TAG.[18]

I tag sono chiavi, superchiavi o metachiavi delle pagine web. Esse presuppongono un accurato lavoro di definizione dell’argomento trattato, ma inevitabilmente, essi sono anche una sorta di negativo da cui si può risalire alla configurazione del fruitore, per cui la loro funzione interseca anche l’antropologia, da qui la loro trasversalità.

In un certo senso i tag sono il negativo del pensiero del sentire, sono il feed back del rovescio della trama che ritorna ma con l’abito dell’intelligibilità. I Tag forse costituiscono il DNA noetico-linguistico e da essi si può risalire alla forma della mente che li ha costituiti. Probabilmente i tag ci aiuteranno ad andare “altrove” e fuggire, quando le macchine occuperanno la maggior parte del pensiero razionale, sempre se saremo ancora in grado di percepire la minaccia celata dietro questa eventualità.” [19]

Gli utensili del Seo sono quelli della più avanzata information technology. Il suo linguaggio ed i suoi modi quelli della digital culture. Ha un sentire pensante. La sua mente è liquida. Il corpo quello dell’epoca della transnaturalità elettronica.

Coadiuvato dalle sue protesi tecnologiche, che riproducono digitalmente processi cognitivi un tempo esclusivo appannaggio degli umani, imbeve i fluidi connettivi della rete delle sue pozioni di bit coscienti.

Gli alfabeti, i codici, i linguaggi, i dialetti e le lingue utilizzate dal Project Manager, dal Seo, dal Web Master, dal Web Designer, e dal resto del gruppo di lavoro sono molteplici ed indirizzate a diversi tipi di destinatari, in diversi stati della manifestazione fenomenica: uomo, macchina, ed energia elettrica, che è la qualità comune tra il principio di attività pensante nel nostro corpo, nelle nostre macchine, nel nostro attuale bionico corpo-macchina. Cibernetico sistema pensante che nasce dalla sinergia delle qualità cognitive, vive e non vive, del nostro cervello, del nostro computer, dell’energia elettrica cosciente.

Linguaggio. Parola. Alfabeto. Segno. Codice. Bit. Schermo.

Ancora schermo, bit, codice, segno, alfabeto, parola; in una babele di linguaggi che improvvisamente si dissolvono nella sensazione tattile dello schermo, nel suo sfondamento e nell’immersione della mente a 360°, total involvement, nella realtà virtuale.

Il Seo indossa la sua aura di invisibili fili elettronici connettivi, con i sensi estremamente potenziati dagli strumenti digitali, si trasforma in avatar, in corpo-scena, il luogo-cosciente, in un agglomerato sinfonico di organi di risonanza. Abbandona consapevolmente lo spazio fisico e mentale, ed emigra nel Cyberspazio inaugurando una nuova immagine sintetica costituita come entità autonoma e autosufficiente che partecipa al divenire non-umano dell’essere umano [20].

“[…]. Città virtuali. Ovviamente lo erano già le più antiche: La Repubblica di Platone o La città del sole di Tommaso Campanella, La città felice di Patrizi e le città isole nell'Utopia di Thomas More coniatore della parola stessa, o nella Nuova Atlantide di Bacone. Pure utopie, cioè luoghi che non avevano alcun luogo, trattandosi del pensiero e del desiderio di un perfetto ordinamento sociale e di un'armoniosa relazione tra gli uomini. Eppure tale pensiero per organizzarsi e rendersi esplicito aveva bisogno di una forma spaziale, una figura tridimensionale, quella appunto della città; in ciò confermando che il concetto astratto o il più astratto dei pensieri presuppongono pur sempre una dimensione spaziale implicita, senza la quale non sarebbero concepibili, come testimonia del resto la gran quantità di porte, ponti, scale, aldiqua e aldilà, sopra e sotto, di cui il discorso filosofico è colmo. Città-utopia, virtuali e in apparenza senza luogo, e tuttavia stavano in realtà da qualche parte. Dove? Nei libri, naturalmente. Cioè negli alfabeti. Lo spazio della città virtuale era volume, unità di misura tridimensionale del pieno, misurabile e calcolabile in pagine e caratteri, a stampa o manoscritti. [21][…].“

Il gruppo coordinato dal Seo esprime nel flusso elettrico connettivo un messaggio umano in linguaggio binario, in una lingua comprensibile al computer, all’hardware, al software, all’intera Internet, ai flussi cognitivi di energia elettrica.

Il suo ipertesto, enfatizzato dai motori di ricerca, esprime, comunica, connette bisogni e desideri, le necessità degli umanoidi bionici, alle loro risposte; ad un loro ipotetico soddisfacimento.

Nel grande fluire elettrico cibernetico della vasta rete globale, le ragnatele digitali connettive architettate dal Seo si fondono ad ogni mente desiderante l’oggetto delle sue cure, il prodotto, il servizio, o l’informazione che il Seo vuole fare trovare.

Semplicemente grazie ad una richiesta al motore di ricerca.

Il medium è il messaggio” diceva Marshall McLuhan.

Il web design predisposto dal gruppo di lavoro del Seo diventa liquido come lo schermo.

Ci si dedica con impegno affinché i contenuti si adattino alla pagina web in modo da ottimizzare, non solo l’analisi, l’indicizzazione e la catalogazione da parte dei motori di ricerca ma anche la fruizione personale di ciascun utente in base al tipo di browser, risoluzione, dimensione schermo, in modo che lo scorrere dell’informazione, dell’elettricità cosciente, dalla “presenza definitiva” all’avatar, sia più veloce, fluido e redditizio possibile.

In “Now is gone” di Geoff Livingston con la collaborazione di Brian Solis, Ceo di FutureWork, emerge un Pensare liquido” che per gli autori significa che i marketer, e quindi i Seo e i Sem, devono saper adattare i loro pensieri e gli approcci verso i loro committenti e verso il loro mercato, sulla base della continua evoluzione e trasformazione dei media sociali in modo da servire al meglio e nel tempo le loro comunità d’interesse.

A proposito di identità, una legge inesorabile nel world wide web è che: un sito web deve essere rintracciabile sui motori di ricerca altrimenti è come non esistesse.

Nelle agenzie di web marketing vengono molto utilizzate le tecniche di search engine marketing al fine di studiare il mercato sul web, il target dei visitatori, le richieste più frequenti nei motori di ricerca, per poter sviluppare ed incrementare i rapporti commerciali, per globalizzare le possibilità di espansione di un azienda, di un tipo di servizio, di un progetto, di un idea, di tutto quello che si desidera.

Con il suo lavoro il Seo produce e promuove cultura digitale. Con imperscrutabili codifiche binarie, manipola la sua microscopica ragnatela connettiva, la sua piccola network di siti web, e grazie al suo potere riesce ad influenzare l’andamento dell’intero world wide web.

Nell’infinità di connessioni che sviluppa realizza l’indivisibilità fra il suo pensiero e l’elettricità. Fra se stesso ed il mondo. Fra il suo se e l’Universo.

"The digital culture is the cognitive phase of electricity" sostiene Derrick de Kerckhove.

Attua un nuovo stato dell’essere. Fluidifica se stesso e la sua mente per fondersi coscientemente nel silenzioso flusso del Cyberspazio; diviene anch’egli presenza definitiva.

“[…] La presenza definitiva, attivata tramite il dispositivo tecnologico, spinge sulla ribalta il nostro sistema nervoso che, libero dalle operazioni cognitive, può modellare delle routines di operazioni psicologiche nuove che trascendono i limiti del corpo fisico individuale.

“[…] La presenza definitiva è un “sentire” nel quale trova realizzazione una paradossale commistione tra percezione sensibile e pensiero. Alludo alla possibilità di percepire ciò che si presenta e non ciò che e’ soltanto rappresentazione della realtà.

“[…] I sensi diventano sempre più ”estranei” perché sempre più coadiuvati da “protesi” tecnologiche, che riproducono tecnologicamente processi che appartengono all’uomo, rendendoli tuttavia per lui irriconoscibili. I media dei sensi tecnologici hanno la tendenza a interagire, generando effetti imprevisti e sorprendenti. Con l’avvento dei media elettrici noi abbiamo la messa in scena del sistema nervoso, e creato le premesse di un mutamento che coinvolge anche il corpo, che cambia il suo assetto divenendo il corpo-scena, presenza definitiva, spazio che sente. Sembra che l’uomo contemporaneo voglia abbandonare il suo statuto di individuo per innestarsi in un corpo più vasto trasformando l’onda isolata che rappresenta la sua mente, nel mare di una “presenza definitiva” globale.[22]

Il comportamento mentale dell’uomo cibernetico appena descritto, il suo desiderio di fusione fluida, come singola onda che appartiene ad un ben più vasto oceano, lo avvicina al concetto filosofico buddista che nella scuola giapponese di Nichiren Daishonin (1222-1282) viene chiamato eshō funi; cioè l’inseparabilità dell’esistenza soggettiva (shōhō) dall’ambiente oggettivo (ehō).

In particolare nel Chingo Kokka Ron, Nichiren Daishonin utilizzò questo concetto per rivolgere il suo messaggio non solo ai giapponesi ma al mondo intero, per rivelare ad ogni uomo gli insegnamenti svelati dal Sutra del Loto e per, oggi si può dire così, globalizzare il Buddismo.

Il principio che propose è quello dell’inseparabilità della vita e dell’ambiente che la circonda (Eshō funi), quindi anche dell’individuo e della società. Una religione fondata su principi sbagliati, non connettivi si direbbe oggi - secondo Nichiren Daishonin - conduce le persone e la società alla sofferenza, mentre una religione basata sui principi di valorizzazione umanistici proposti in India da Shakyamuni, in particolare quelli riassunti negli ultimi insegnamenti tramandati dal Sutra del Loto, fornisce il sostrato necessario alla crescita di una società felice. Dà vita ad una rivoluzione umana, ad una edificazione di valore, individuale e globale.

Rispetto alla scuola Tendai, che era giunta alla stessa ermeneutica, Nichiren fa un passo in più, proclamando che la semplice affermazione, socialmente diffusa, della priorità del Sutra del Loto inaugurerà un’epoca di armonia e di pace: kosen rufu.

L’idea di kosen rufu, cioè di un epoca in cui gli uomini siano tutti realizzati ed illuminati, organizzati in una società operosa, efficiente, in pace e felice, è molto vicina a quella del mistico medioevale Gioacchino da Fiore: La Terza Età.

“[…] Il modello politico di Gioacchino da Fiore, seppure concepito da – e per – esigenze dello spirito, si può definire, senza oltraggio, una sorta di decrescita a priori: un’organizzazione della società fondata sulla mutua cooperazione e sulla povertà; che, tradotto, significa produzione e consumo del necessario, nell’attesa del compimento della storia.[23]

Singolare notare come Gioacchino da Fiore sia morto nel 1202 e Nichiren Daishonin sia nato appena vent’anni dopo, nel 1222.

Singolare come due maestri di due religioni molto diverse, Buddismo e Cristianesimo, in due luoghi lontanissimi fra loro, culturalmente e geograficamente, le montagne del Giappone e quelle della Sila, abbiano composto le loro opere teologiche, rinnovando e riportando all’origine l’insegnamento dei loro Maestri, il Buddha ed il Cristo, e riformando la loro intera tradizione ecclesiastica, fossero contemporaneamente immersi attivamente nella vita politica, sociale e filosofica del loro tempo, e giungessero tutti e due alle medesime conclusioni fondamentali.

Un triplice corpo del “divino” – del Dio cristiano e della più impersonale Buddità insita nell’universo immanente in una Legge fonte di ogni manifestazione fenomenica – una triplice divisione delle età o delle epoche di evoluzione ed emancipazione del genere umano, di lenta conquista per ogni uomo di una consapevolezza universale per un ritorno consapevole all’essenza ultima di ogni cosa.

Un comune desiderio, una comune aspirazione, una comune missione per un comune possibile scopo cui tendere quotidianamente, con impegno costante, continuo, determinato; cioè la realizzazione della Giustizia e della Pace su tutta la Terra e quindi la felicità di tutto il genere umano. Qui. Ora. Da questo momento in poi. Niji [24]. In questa vita, in questo tempo, su questo pianeta.

Una realizzazione dello Spirito Santo da attendere lavorando e migliorandoci, in modo parco e pio, in suo onore e grazia, per Gioacchino da Fiore; un processo lungo diecimila anni di duro impegno evolutivo e di rivoluzione personale di ogni uomo, alla conquista della propria Buddità e della Buddità insita nell’Universo per Nichiren Daishonin.

Tutti e due profeti di un’Utopia della Giustizia [25] sull’orizzonte di un concreto impegno quotidiano, di un percorso di miglioramento; con una comune ambizione a realizzare le migliori potenzialità di ogni uomo per creare valore universale su questa Terra.

[…] Parlare dell’eredità filosofica di Gioacchino da Fiore significa, secondo noi senza alcun residuo, parlare tout court della portata filosofica della rivelazione cristiana. È una tesi radicale, come si capisce, che però proprio nella situazione attuale della filosofia sembra potersi affermare senza scandalo[26].

Un’ermeneutica interessante dell’escatologia florense, a questo riguardo ma anche per altri aspetti illuminanti l’Opera di Gioacchino da Fiore, ce la offre l’intervento di Gianni Vattimo al VI Convegno internazionale di Studi Gioachimiti.

Vattimo va molto al di là della sterile filologia contemporanea spesso offerta a questi simposi; sbarazza il campo da noiosi scientismi e spalanca le porte a delle tesi più radicali.

Non a caso il suo intervento non è stato pubblicato negli Atti del Convegno.

E questa è un’altra vergogna, un altro atto di omertà culturale, una grave omissione informativa e formativa, scientifica ed umanistica, che grava sulla gestione contemporanea del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.

Dai microcefalici, piccoli censori florensi del prof. Gianni Vattimo torniamo alla “presenza definitiva” del sapere digitale globale ed al lavoro mistico-connettivo della guida elettiva a questa “presenza definitiva”. Torniamo alle riflessioni sul Seo.

Oggi attraverso un iphone si può interrogare Google da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, digital divide permettendo.

La realtà del Cyberspazio da completamente decentrata sta divenendo sempre più "search centrica", o meglio decentrata in serie di centri search centrici. Correnti cognitive non centripete all’interno di uno spazio-tempo fluido, uno spazio in cui si aggirano corpi-scena che sono luoghi-coscienti, duttili, ubiquitari, olistici, e che appaiono con una vibrante aura che si riverbera intorno alla sparizione fisica del soggetto.

Nel fungere da faro a questi aureali corpi-scena, a questi luoghi-coscienti, che navigano nel grande turbolento oceano di elettricità cosciente di questa “presenza definitiva”, i motori di ricerca giocheranno un ruolo sempre più rilevante e indipendente da tempo, spazio e device.

Un Seo abile ed illuminato usa questo potere elettrico-cognitivo-connettivo di fusione liquida insito nel web per provocare quella emergenza del fenomeno che è più della semplice somma delle sue parti. Se in architettura, come mi insegnò un Maestro, uno più uno non da tre - cioè la somma di due spazi non da come risultato la sua semplice sommatoria aritmetica ma conforma uno spazio nuovo, terzo, in architettura web può fare zero, cioè non conformare alcuno spazio cosciente nuovo, terzo, in pratica non avere neanche un visitatore, come può fare un miliardo, conformare un gran numero di nuovi spazi coscienti, quindi avere moltissimi navigatori.

L’opera del Seo non vive nello spazio fisico o mentale, ma si manifesta nel Cyberspazio, che: “[…] è spazio attivo creato per l’elettricità non inerte. In esso si rende evidente l’opposizione tra epsilon-principio e alfa-principio, cioè tra la realtà virtuale come implosione dei sensi e alfabeto come separazione dei sensi. Nel Cyberspazio ha luogo quella emergenza del fenomeno che è più della semplice somma delle sue parti. […] Luogo dove si ritrovano i tre spazi (Fisico, Mentale e Cyberspazio; N.d.R.) è lo schermo, interfaccia tra la mente e il Cyberspazio. Esso percepisce l’informazione, la rielabora attraverso il sistema binario e la restituisce: è una sorta di iride invertito.

Parte integrante di questa interfaccia sono anche il mouse e il cursore, che entrano nel luogo stesso dello schermo, evidenziando quel passaggio da una prospettiva classica, nella quale il soggetto è fuori dal visivo, ad una diversa strutturazione dell’ambiente visivo, nella quale, attraverso lo stesso cursore, la mente dell'individuo è nello schermo.

Nell’interazione con questo spazio il fruitore si muove attraverso la percezione tattile e si sposta da un punto ad un altro in un modo vicino all'associazione delle idee (motore di ricerca). La mente si esteriorizza nello schermo, estendendosi come mente privata nel caso del computer, pubblica nel caso della televisione e mente connettiva nel caso del Web.

Il passaggio dal testo all’ipertesto è dunque passaggio dalla prospettiva alla tridimensionalità, dalle immagini statiche alle icone che coinvolgono il fruitore come attore efficiente. Da questa fusione delle diverse spazialità e temporalità consegue la fine della teoria della separazione, che lascia il campo ad un approccio organico al reale. La percezione e la sensibilità si fanno immersive e dorsali, ossia la mente dell'individuo si trova avvolta a 360° (total involvement) dalla realtà, virtuale e non.[27]

Il lavoro del Seo è fondato sulle parole scandite in bit, sull’utilizzo mirato ad uno scopo preciso delle parole e sulla loro raffinata manipolazione. Le parole vengono piegate dal Seo alla propria volontà come fa il giornalista, lo scrittore, il poeta, ma, e qui è la differenza profonda, le parole sulle quali lavora non vengono scelte dal Seo, o meglio non completamente scelte da lui ma da altri.

Lo scrittore, a volte, piega il racconto alla bellezza di una parola che lui ama, che sceglie, e intorno alla quale fa nascere la narrazione.

Ancor di più il poeta. Volendo possono scartarle a beneficio di altre parole, non sono obbligati ad usare determinate parole e non altre.

Il giornalista ha meno tempo e necessità di farlo, ma comunque elabora una scelta di parole, alcune le usa, altre le scarta.

Il Seo è invece ancorato alle keywords. Può impostare i suoi link e gli alfabeti, i codici, i linguaggi, i dialetti e le lingue in molti modi diversi ma è obbligato a farlo in base a delle precise parole chiave. Le parole chiave scelte dalla sua raffinata scrematura dei motori di ricerca rispetto all’argomento d’interesse, parole distillate con cura dai suoi filtri digitali. Quelle keywords non altre.

La scelta delle keywords è un processo analitico influenzato da molti fattori, interni ed esterni al campo d’azione del Seo. Come ogni altra manifestazione fenomenica la scelta delle keywords è influenzata innanzitutto dal karma [28]. Come manifestazione della fase cognitiva dell’elettricità e cioè come attività digital culture viene influenzata dall’andamento del web e quindi dalla valutazione dei risultati di Search results monitoring e Search engine intelligence.

Intervengono anche componenti esterne e parzialmente indipendenti dal Cyberspazio come l’andamento del mercato internazionale, le reazioni, la cultura e il grado di intelligenza connettiva delle persone che appaiono e si svelano dietro la figura del committente. Dal numero di keywords che ti commissionano e ti pagano. Da quante migliaia, centinaia di migliaia, milioni o miliardi di pagine queste keywords producono nelle richieste ai motori di ricerca. Comunque alla fine le parole chiave con le quali lavorare saranno esattamente quelle e non altre. A partire da e intorno a queste, il Seo compone nuove parole, su diversi ma interconnessi livelli, testo ed ipertesto, in un racconto interattivo plurilinguistico, multiculturale, cosmopolita, apolide e globale.

Per implementare le sue creazioni il Seo applica in modo naturale ogni possibile sfumatura dell’information technology. Usa hardware e software poliedrici e specifici, (personalmente cuore Apple iMac ma con molta simpatia a Linux, all’Open Source, al Free-software, su qualsiasi hardware), fra editor testuali, browser e server, e poi chat, social network, wiki, community, forum, directory, web master tools e vocabolari on-line. Con questi strumenti, immergendosi nel Cyberspazio applica la sua liquida intelligenza connettiva e, con stringhe di codice che comandano infinte serie di 0 e di 1, i bit, traccia le linee guida di una ragnatela connettiva digitale. Dopo averla tracciata la interseca delicatamente e con estrema precisione al world wide web, intreccia e rattoppa brandelli di bit, medita su una parentesi graffa, o su di una virgola, coniugando alfabeti e linguaggi diversi. Con la calma imperturbabile e la precisione del ragno che tesse la sua tela, fiducioso e sicuro della sua efficacia, applica la sua arte: la manipolazione del testo e dell’ipertesto.

Con l’appassionata e raffinata pazienza di una ricamatrice al chiacchierino, costruisce un’impalpabile, invisibile, ma concreta ed efficace architettura dell’intelligenza, “un'opera d'Arte composta da ragnatele comunicative digitali[29] e la innesta alla rete globale già strutturata ma ancora incompiuta, work in progress.

Un’architettura web, se ha anche un solo link in uscita o in entrata al sito web, sarà comunque influenzata dalla rete, anche se non aggiornata è perpetuamente under construction perché perpetuamente under construction è lo stesso world wide web, come perpetuamente under construction siamo noi stessi.

Il Seo, con costanza e pazienza, progetta ed attua una strategia di continuo sviluppo, aggiornamento, adattamento della sua flotta cibernetica, della sua web network, cioè dei siti web da lui amministrati o sottoposti a sua consulenza, alla rete delle reti. Con la sua piccolissima rete, patetica per dimensioni rispetto alla magnifica ragnatela globale, condiziona le scelte dei principali motori di ricerca e le costringe ai suoi scopi. Con frenetica attività da un lato analizza il software, i crawlers, gli spiders, medita sull’ermeneutica degli algoritmi di ricerca usati dai web search engine, dall’altro osserva il mondo, sempre attraverso lo schermo, sempre tramite i motori di ricerca. Immerso nel Cyberspazio, indaga su cosa gli utenti di internet, la Gens Electrica [30], gli uomini contemporanei, gli esseri aurali, cercano, desiderano, vogliono.

Medita sui perché dell’esistenza e sull’esternazione dei desideri.

I segni, le keywords, i meta tag, i link, i linguaggi inglobabili nell’html, javascript,php, asp, i cms, i database , i contenuti nascosti del sito web, traducono le parole del linguaggio umano, le parole che esprimono un desiderio, in comunicazione di un bisogno; in linguaggio comprensibile alla rete delle reti e a tutti i computer del mondo.

Il Seo da buon custode dei tag, e da guida connettiva che aspira all’esaudimento dei desideri cibernetici, impone un comando in linguaggio binario ai motori di ricerca affinché questo bisogno manifestato elettricamente alla “presenza definitiva” attraverso di loro ottenga risposta e appagamento.

Prima che le pagine siano ottimizzate, il Seo conduce una ricerca per determinare a quali parole chiave sia meglio indirizzarsi. Quindi ricerca e trova delle parole chiave rilevanti, quelle più evocative, ne valuta la popolarità, la competitività, la bellezza, ed infine sceglie le keywords; le parole chiave esatte per evidenziare in modo coerente il contenuto del sito web.

Il Seo analizza, distilla, filtra, scompone, ricompone, conforma parole chiave, propone ed impone, implementa, idee e parole che le esprimono, con linguaggi diversi, e all’interno di uno spazio virtuale composto da linee elettriche cognitive in continua trasformazione ed in perpetuo flusso.

Un esserci-non-esserci, un luogo-non-luogo in un tempo-non-tempo. Una finzione reale in una realtà virtuale.[31]

Si rivolge con fluente linguaggio digitale alle macchine, all’elettricità cosciente. Anche se non può dominarla, la incanala e la controlla. La analizza, laseleziona, la decompone, la spacchetta.

I fruitori inconsci del suo lavoro di paziente scrematura e di lenta edificazione connettiva sono nomadi “punti d’essere[32], cibernetici uomini mutanti, Gens Electrica.

“[…] Questa "Gens Electrica" (Bernardo Parrella) è una cellula a sé stante di input e output che si esprimono nella ricerca di luoghi, o siti, di svariata natura: dal viaggio allo shopping, dalle azioni in borsa alle informazioni più impensate.

In questa ricerca nomade all’interno dello spazio virtuale prende forma un nuovo istinto, un istinto di ricerca irrequieta all’interno della rete che per comodità vorrei chiamare "globadismo" (crasi tra globalismo e nomadismo), ossia appunto il nomadismo nel globalismo.

[…] mentre per il nomade il letto attraverso cui scorre il fiume è la natura, a volte solitaria e romantica, per il cybernauta è il resto degli utenti e lo schermo è solo il veicolo veicolante dei propri spostamenti virtuali. Può sembrare folle, ma in un mondo in cui non esistessero fabbisogni vitali, noi potremmo essere la nostra stessa natura che genera e si autorigenera all’interno della rete. Una sorta di natura artificiale regolata dalla mente umana, dove tutto può essere alla portata di tutti e tutti e la vita può essere gestita e controllata dall’uomo stesso [33] […]”

Dal suo fluido angolo di osservazione, fra la corrente oceanica connettiva, vasta e magnifica, della Global Village Square, contribuisce incisivamente ad edificare e conformare la Cultura Digitale Contemporanea.

La cybercultura in modo invisibile “[…] sta cambiando tutti i tradizionali punti di vista attraverso i quali la società globalizzata percepisce, pensa, immagina, descrive, progetta e riorganizza concretamente i territori del pianeta, ma a sua volta la cybercultura non è che la più recente espressione del processo di antropizzazione del pianeta da parte della specie umana.

[…] studi di cybergeografia costituiscono un tentativo di osservare e indagare la nuova immagine del mondo che emerge da questa rapidissima evoluzione/trasformazione della cultura, della società e dell’ambiente.[34]

Il search engine optimization è dunque un processo connettivo digitale manipolato dal Seo e basato sulla scelta di espressioni chiave mirate relative ad un sito web, in modo da assicurare che tale sito si trovi nelle prime posizioni dei risultati dei motori di ricerca, quando le espressioni chiave previste e predisposte dal Seo divengano una concreta ricerca nel web da parte di un utente di internet.

Il ragno elettronico, lo spider dei motori di ricerca con i suoi algoritmi sofisticati, si trasforma da cacciatore in preda. Il Seo, silenziosamente, immoto nel divenire non-umano dell’essere umano, di colpo, con la sua piccola invisibile tela digitale intrecciata alla rete globale, cattura gli spider dei motori di ricerca e gli impone i suoi comandi.

Il search engine optimizator, è quindi impegnato in un lavoro di miglioramento della qualità oltre che della quantità del traffico verso un sito web, consentendo altresì un accurato controllo del target dei visitatori, perché avvia un traffico in arrivo dal motore di ricerca attraverso la richiesta di determinate keywords. Si intende che lo sforzo del Seo è teso affinché questo accada spontaneamente attraverso risultati di ricerca (ovvero algoritmici) e, in particolare, qui è la maestria del Seo, secondo parole chiave ben mirate.

Il search engine optimization, il cuore del lavoro del Seo e del Sem, è un processo informatico ed umanistico estremamente complesso e stratificato, e comporta operazioni di information technology che si intrecciano a vari livelli:

a) Analisi preliminare

analisi del codice HTML, CSS, JavaScript, dei contenuti del sito web, della struttura ed efficacia dei link del sito, della struttura complessiva dell'ipertesto.

b) Individuazione delle parole chiave e ottimizzazione del sito web

ottimizzazione del codice HTML e dei CSS, enfatizzazione algoritmica delle keywords, ottimizzazione del codice per i robots, dei meta tag, e di tutta la head del documento web, progettazione e riorganizzazione della struttura complessiva dell'ipertesto e dei flussi ipertestuali.

c) Landing page design

cioè creazione di pagine speciali per attività mirate di search engine marketing e realizzazione di altri contenuti integrativi.

d) Registrazione nelle directory e nei motori di ricerca.

e) Servizi di analisi delle statistiche del traffico web in entrata e in uscita e dell’andamento del sito web nei motori di ricerca.

Poi, sinergicamente intersecate a queste, attività di:

Search results monitoring: cioè di monitoraggio dei risultati proposti per specifiche query ai motori di ricerca.

Search engine advertising, SEA: cioè un’attività di gestione di campagne di link a pagamento su siti e portali, scelti in modo di raggiungere in modo specifico il target d'impresa, detta anche Keyword advertising.

Search engine PageRank: riferito specificamente a Google.

Search engine intelligence: cioè l’analisi e la verifica degli interessi dell'utenza dei motori di ricerca indirizzata a studi di mercato e del target dei visitatori.

Questo servizio, il Seo, può essere offerto isolatamente, soltanto per posizionare un sito web, o come parte di una campagna di web marketing a più ampio raggio. Visto che il search engine optimization comporta modifiche al codice html, le tecniche Seo conviene vengano incorporate nello sviluppo e nella progettazione del design dl sito web.

Io ad esempio svolgo questo lavoro come freelance ma facendo riferimento ad uno studio di navigati professionisti del video, della comunicazione e dell’immagine, il V8 STUDIO produzioni di Roma, a figure specifiche del web, e ad ingegneri informatici; per poter affrontare campagne di search engine marketing e di web marketing, anche molto elaborate, sofisticate e complesse.

Con i termini search engine friendly si indica un tipo di design, di menu, di testi e di ipertesti che siano facilmente ottimizzabili per i motori di ricerca, ed è quello che miriamo ad ottenere con i siti web realizzati dall’equipe che ruota intorno al V8 STUDIO.

Le attività del Seo, per essere efficaci, comportano quasi sempre la riscrittura del codice html, della presentazione, particolarmente del title, e della struttura ipertestuale del sito web.

Spesso il Seo, per alcuni siti web, deve risolvere problemi che impediscono ai programmi di indicizzazione dei motori di ricerca (crawler, spider, etc.) di spiderizzare[35] e cioè di analizzare, indicizzare e catalogare un sito web.

Altre volte c’è il bisogno di aggiungere molti contenuti al sito web, ed il Seo deve con il suo lavoro assicurare che il contenuto sia facilmente e velocemente indicizzato dai motori di ricerca, oltre che riuscire con le poche parole della description, e del title, a farlo apparire più accattivante agli utenti dei motori di ricerca.

Fin qui lo stato dell’arte.

Attualmente c’è ancora molta confusione riguardo al Seo e alla sua relazione con le attività degli Hackers o con lo spam dei motori di ricerca.

Un uso corretto e legittimo del Seo è indubbiamente un valore aggiunto all’esperienza di ricerca informativa dell’utente ed un risparmio di tempo da dedicare alla ricerca, mentre lo spam è sicuramente invadente, fuorviante e negativo.

Bisogna anche sottolineare come i campi d’azione fra questi due poli estremi offrano ampi spazi di manovra ed infinite sfumature digitali.

Fra i metodi, che un Seo di una certa serietà reputa sicuramente discutibili, la categoria di tecniche conosciute come spamdexing; cioè l’implementazione ed utilizzazione dei link farm (letteralmente fabbrica di link, costruzione di pagine backdoor e di reti di siti web che si linkano a vicenda).

I principali motori di ricerca, specialmente Google, spesso rintracciano i siti che usano questi metodi in modo improprio ed esagerato e possono anche rimuoverli definitivamente dai loro archivi di indicizzazione web.

Necessario condurre delle buone policy, dettate dai principali motori di ricerca.

Molti Seo utilizzano tecniche non confacenti alle policy pur di raggiungere dei risultati. Attualmente i motori di ricerca si avvalgono di algoritmi sempre più sofisticati; nel caso di violazione della policy i rischi sono molto alti e come ricordavo nei casi più gravi la pena è la cancellazione totale dall'indice di ricerca.

La buona ottimizzazione di un sito web, una search engine optimization a regola d’arte, deriva invece dall’implementazione di pagine facilmente ed interamente leggibili dai motori di ricerca; dalla messa in evidenza di argomenti chiave relativi al contenuto del sito web implementato; dall’affidabilità e coerenza, per gli algoritmi dei motori di ricerca, dei link della internet network utilizzata per realizzare la search engine optizimation.

Un’ottimizzazione avanzata possiede alla base una ricerca significativa dentro ogni elemento del web design della pagina, dell’architettura web del sito, e dei criteri di lettura comandati dal Seo agli spiders dei motori di ricerca.

Una buona opera del Seo risulta in modo fluido, naturale e spontaneo, amica dei motori di ricerca, search engine friendly.

Nel corso della mia esperienza nel web ho usato molte volte il potere del Seo per promuovere attività culturali volte all’emancipazione dell’uomo, di me stesso e della mia terra. Ho contribuito alla diffusione di idee, progetti, informazioni.

Il pensiero e le più alte sfere della conoscenza sono attività e processi continuamente derivati da se stessi, e alimentati da se stessi. La ricerca esistenziale e filosofica dovrebbe tendere al fine di migliorare se stessi per poter così contribuire fruttuosamente al miglioramento della qualità dell’esistenza e al raggiungimento della felicità dell’intero genere umano. Nell’età dell’interpretazione dell’intelligenza connettiva il pensiero non ha più luogo geografico o appartenenza proprietaria: è finalmente patrimonio dell’Umanità. [36]

Da qualche tempo svolgo questo lavoro professionalmente, ma seguo comunque anche i siti della Internet Network realizzata in anni di lavoro per contribuire alla trasformazione ed all’emancipazione dell’essere umano.

Attualmente, come in un sogno, la mela della Apple mi gratifica della sua tranquillizzante presenza; niente da spartire con Eva, serpenti e tentazioni. Affidabilità dello strumento che usi ogni giorno della tua vita; anche 16 ore al giorno con gli occhi aperti e a volte 24 ore su 24, lasciandolo a lavorare mentre si dorme. Affidabilità della nave sulla quale ci si imbarca in un viaggio verso mete sconosciute affrontando il vasto oceano della consapevolezza elettrica collettiva.

I nativi del web, i nativi senza-mente che appartengono al mondo liquido-moderno, abitano i non-luoghi caratteristici dei profughi e dei rifugiati. Molto probabilmente questi non-luoghi sono modelli in anteprima del mondo che verrà, e i loro residenti vengono indotti e spinti dalle circostanze, nel ruolo di primi esploratori. [37]

"[…] noi non possiamo sfuggire a quella civiltà globale che è stata creata da generazioni di viaggiatori, esploratori, signore e signori dalla curiosità elegante, mercanti e migratori. Nasce dal viaggiare, da generazioni di viaggi, quella cultura globale che ora è saldata da sistemi internazionali di trasporti, produzione, distribuzione, comunicazione, distruzione. E questo mondo per ora non possiamo lasciarlo."[38]

Seo o no, resto a sarò sempre un (e)migrato mentale, un’ermeneuta del web, un nomade del Cyberspazio, un abitatore della Piazza del Villaggio Globale.

Come Ulisse, navigo alla scoperta di nuovi mondi e lontanissimo dalla mia Itacha, fra le connessioni di flussi elettrici cognitivi del Cyberspazio. Vivo intensamente la mia elettrica vita cibernetica, la mente trasferita allo schermo. iMac.

Francesco Saverio Alessio


NOTE

[1] L’intelligenza connettiva è un termine che uso per indicare l’impatto odierno di Internet sul pensiero umano. Allo stesso tempo, è un concetto che ha radici antiche, pre-verbali, addirittura applicabile al regno animale, solo che non era riconoscibile come tale. Questo per dire che le nuove tecnologie, tutte le nuove tecnologie ci danno semplicemente gli strumenti per analizzare questa condizione dell’essere umano. Siamo abituati a ritenere che il pensiero appartenga a una dimensione privata, e questo è il frutto di quel tipo di comunicazione specifico che è la lettura. Inoltre, il pensiero è considerato come il risultato di un qualcosa di "interiore", mentre il prendere la parola è immaginato come un atto individuale. Ma anche il dialogo fa parte del pensiero. Per questo ritengo che il pensiero sia un "linguaggio silenzioso", ma che la parola sia una forma di pensiero connettivo. L’intelligenza connettiva trova un suo naturale ambito nella connessione web, nella quale però il singolo ha la duplice possibilità di far parte di un gruppo senza perdere la sua identità e di avere un’identità senza perdere il senso del gruppo. Vorrei però precisare che l’intelligenza connettiva è differente dall’intelligenza collettiva di cui si scrive quando si affronta la comunicazione elettronica. In questo caso, l’intelligenza collettiva è legata a universi a senso unico in cui l’individuo si perde. L’individuo si perde, infatti, nel discorso televisivo, nel discorso radiofonico, esattamente come si perdeva nel discorso orale comunitario. L’intelligenza connettiva riguarda invece la possibilità di condividere il pensiero, l’intenzione e i progetti espressi da altri.

Derrick de Kerckhove - in un’intervista di Benedetto VECCHI - il manifesto, del 30 luglio 2002

[2] Seo e Sem sono figure distinte. Un SEO operativo è un programmatore di architetture web che manipola con competenza qualsiasi piattaforma connettiva per valorizzarne al meglio i contenuti tramite delle parole chiave che generalmente ha selezionato il Sem. Il Seo ha come obiettivo raggiungere il miglior rapporto costo/posizionamento/numero di utenti. SEM indica la figura che traccia la strategia di search engine marketing al fine di raggiungere gli obiettivi che il committente vuole ottenere; quasi sempre l’acquisizione di nuovi clienti tramite internet ed il web. Progetta e pianifica campagne online valutandone i ritorni concreti con precisi strumenti di analisi web, e fa delle stime sinergiche dei risultati ottenuti in base a tutte le azioni poste in campo. Valuta quanto si riesce ad ottenere dall’impegno del Seo, dalle campagne pay per click , dalle campagne di banner, e attua investimenti misti al fine di raggiungere il principale obiettivo: il miglior rapporto costo/ricavo per il committente. Oggi il Seo deve acquisire nuove competenze che portano la sua figura professionale a fondersi in quella di Sem, per via di sempre maggiori difficoltà nell’attività di posizionamento dei siti web, dovuta ad un complicarsi ed espandersi continuo della rete, del numero di siti web, della concorrenza, e anche per una generale inflessione globale degli investimenti in ogni campo dell’attività umana. Nel corso di questo saggio il termine Seo viene usato inglobando anche il significato di Sem.

[3] Aurale non riferito a tutto ciò che attiene all'orecchio, e per estensione a tutto l'apparato uditivo bensì "[...] a quella che Marco Susani, chief designer della Motorola, chiama 'Società Aurale', che non è semplicemente una comunità unita dai media audiovisivi, ma una società composta da individui che posseggono un'aura di connessioni. Grazie alla telefonia mobile, noi portiamo intorno a noi un'aura di comunicazione in continua espansione. Ciò ha portato a un cambiamento di scala nell'immagine del sé così come a un cambiamento nei riferimenti spaziali. Per un ragazzo che manda un messaggio collettivo alla sua tribù personale, i nodi di connessione stanno iniziando ad acquistare tanta se non maggiore rilevanza dei luoghi. Una chiamata vocale o un SMS mi raggiunge ovunque io sia. Piuttosto che dover andare da qualche parte a prenderlo, arriva da me e dice "Hai un nuovo messaggio". Con il telefono cellulare, ci siamo messi il mondo in tasca. Il cellulare rappresenta un sistema di comunicazione con cui ci immergiamo nei dati in qualsiasi momento. Così, questa prossimità del telefono al corpo unisce l'ubiquità e l'immersione all'interno dello stesso contesto senza fili. L'immersione è la condizione elettronica per eccellenza. Come ha osservato McLuhan, persino un'umile lampadina elettrica è "un'informazione a 360°". Con la digitalizzazione delle informazioni nuotiamo nei dati." Derrick de Kerchove

[4] Il crawler (nuotatore, dalla definizione comune di Internet come un mare; nel mare di internet…) e lo spider (ragno, da web, ragnatela) sono software che, in base ad algoritmi detti di ricerca, analizzano i contenuti in una qualsiasi rete di computer. In questo caso si fa riferimento agli algoritmi e al sofisticatissimo software degli spiders che scandagliano ogni piega della vasta ragnatela globale, quelli utilizzati dai grandi motori di ricerca che analizzano, indicizzano e catalogano i contenuti dell’intero world wide web.

[5] L'avatar è un'immagine scelta per rappresentare la propria utenza in comunità virtuali, luoghi di aggregazione, discussione, o di gioco on-line. La parola, che è in lingua sanscrita, è originaria della tradizione induista, nella quale ha il significato di incarnazione, di assunzione di un corpo fisico da parte di un dio (Avatar: "Colui che discende"): per traslazione metaforica, nel gergo di internet si intende che una persona reale che scelga di mostrarsi agli altri, lo faccia attraverso una propria rappresentazione, un'incarnazione: un avatar appunto. Il luogo di maggiore utilizzo degli avatar sono i forum, i programmi di instant messaging, e i giochi di ruolo on-line dove è d'uso crearsi un alter ego. Alcuni siti invitano a dotarsi di un avatar ispirato a un certo tema per renderne uniforme l'utilizzo in modo da migliorare il senso di appartenenza alla comunità virtuale.

Nota tratta da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

[6] Pensiero liquido e crollo della mente - Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica.; Gaetano Mirabella. Il testo - qui, in anteprima - è in corso di stampa, presso l’editore Palladio di Salerno.

[...] L’estetica tradizionale non riesce più a spiegare che cosa accade intorno a noi, e che cosa proviamo [...] Ho motivo di credere che la mente, così come siamo abituati a considerarla, stia crollando e che in questo periodo della storia dell’umanità, stia nascendo una nuova configurazione che da un pensiero descrittivo, passi ad un pensiero liquido che scaturisce direttamente dalle percezioni dei sensi. Pare che il sentire stesso si costituisca come un centro di pensiero al di là del cervello, facendo delle percezioni centri di pensiero fluido, staccato dall’architettura mentale della rappresentazione del reale, mentre “scruta” le cose pensandole dall’interno della sua stessa percezione [...]

Il testo - qui, in anteprima - è in corso di stampa, presso l’editore Palladio di Salerno.

[7] La casa virtuale non ha spazio: è costruita di tempo e di alfabeti; D.Del Giudice. Telema n°15 - http://www.fub.it/telema/TELEMA15/DelGiu15.html

[8] L’intelligenza collettiva; P.Lévy. Feltrinelli Milano, 1996

[9] Ibidem

[10] Pensiero debole

[11] Pensiero liquido

[12] Minorità, potere, autonomia. Alfonso Maurizio Iacono

[13] Per “Utopia della Giustizia

[14] La società sparente; Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio. Neftasia, Pesaro 2007

[15] Jaflos Informatica

[16] Il cyberavatar nel cyberspazio; postato da Philosofia su [cyberavatar] http://cyberavatar.splinder.com/post/6505188

[17] Cultura digitale: Aurale:

[18] Sui tag e sui meta tag dell’html e per l’ottimizzazione di un sito web per gli algoritmi di ricerca si veda: Motori di ricerca e meta tag; Francesco Saverio Alessio. Piccolo Centro Internet Mediterraneo di Ricerca Scientifica per i Siti Web; free e-learning : http://www.florense.it/download_web_site/Motori_di_Ricerca.asp

[19] Pensiero liquido e crollo della mente - Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica; Gaetano Mirabella. Il testo - qui, in anteprima - è in corso di stampa, presso l’editore Palladio di Salerno.

[20] Ibidem

[21] La casa virtuale non ha spazio: è costruita di tempo e di alfabeti; D.Del Giudice. Telema n°15 - http://www.fub.it/telema/TELEMA15/DelGiu15.html

[22] Ibidem

[23] Il bosone di Higgs, la decrescita serena, l’Aleph e la Terza Età: senso di vuoto e attesa di giustizia, nell’era dell’economia canaglia; Emiliano Morrone. Topologik - Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche n°4; Pellegrino Editore, Cosenza 2008

[24] Niji seson...

[25] Utopia della Giustizia…

[26] Intervento di Gianni Vattimo al VI Convegno internazionale di Studi Gioachimiti.

[27] I principi dell'architettura del Web, Derrick de Kerckhove - Università di Macerata con McLuhan Program in Culture and Technology, University of Toronto

[28] Karma : concetto fondamentale della dottrina buddhista. La parola sanscrita karma indica un’azione compiuta con la mente, il corpo o la parola. L’azione si tramuta immediatamente in causa, chiamata “causa karmica”. La causa karmica porta con sé, sin dal principio, l’effetto, il quale rimarrà latente sino al momento in cui la causa esterna (ovvero le circostanze ambientali) non saranno tali da stimolarlo e renderlo manifesto portando con sé la retribuzione (gioia, dolore, ecc.). L’idea di karma è precedente al Buddismo a appare in elaborazioni diverse sia nei Veda che nelle Upanishad. Mentre nella visione pre-Buddista l’elemento deterministico del karma quasi giustifica il destino dell’individuo spingendolo ad accettarlo, e nei testi più antichi, nel Buddismo Pâli non si concepisce una possibilità seguendo la via per la quale si ritorna – il pitr-yâna - e si indica la via degli dei – il deva-yâna – come unica possibilità per conseguire l’incondizionato e non tornare più, nella visione del Buddismo Mahâyâna si ha la certezza che seguendo una determinata pratica con coraggio, purezza e assiduità qualunque uomo può operare un cambiamento ed una trasformazione del karma fino al conseguimento della Buddità e quindi al raggiungimento del Nirvâna. Ogni uomo crea da solo il proprio karma con i pensieri, le parole e le azioni; quelle del passato hanno formato la realtà presente, quelle del presente formeranno la realtà del futuro. Cambiando opportunamente i nostri pensieri, parole, azioni abbiamo il potere di modificare il nostro futuro e di conseguire l’Illuminazione.

[29]Per un’ermeneutica del web. Una escatologia florense contemporanea; Francesco Saverio Alessio. Topologik - Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche n°2; Pellegrino Editore, Cosenza 2007

[30] Gens Electrica; (Bernardo Parrella)

[31] Dagli aborigeni al cyberspazio. E l’irrequietezza nella rete; Ruggero Caso.

[32] Pensiero liquido e crollo della mente - Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica; Gaetano Mirabella. Il testo - qui, in anteprima - è in corso di stampa, presso l’editore Palladio di Salerno.

[33] Dagli aborigeni al cyberspazio. E l’irrequietezza nella rete; Ruggero Caso.

[34] Il cyberavatar nel cyberspazio; postato da Philosofia su [cyberavatar] http://cyberavatar.splinder.com/post/6505188

[35] Cultura digitale: spiderizzare è un neologismo che indica l’attività esplicata nel world wide web dai programmi di indicizzazione dei motori di ricerca; alcuni di questi sono definiti spider, ragni, da web, ragnatela.

[36]Per un’ermeneutica del web. Una escatologia florense contemporanea” di Francesco Saverio Alessio. Topologik - Collana di Studi Internazionali di Scienze Filosofiche e Pedagogiche n°2; Pellegrino Editore, Cosenza 2007

[37] PENSIERO LIQUIDO E CROLLO DELLA MENTE - Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica; Gaetano Mirabella. Il testo - qui, in anteprima - è in corso di stampa, presso l’editore Palladio di Salerno.

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